Ieri i Madyon hanno chiuso la giornata alla posizione numero 9 nella classifica dei dischi più venduti in Italia su iTunes.

È la cosa più bella che mi sia successa da quando faccio musica e mi riempie il cuore di orgoglio. Non potete immaginare quanto. Ieri abbiamo venduto più dischi dei Coldplay, di Richard Ashcroft e di tanti altri artisti che da sempre ispirano la nostra musica. Ed è ancora più pazzesco vedere che, mentre sto scrivendo, siamo ancora lì, in Top10.

Un paio di mesi fa siamo stati invitati nelle sedi di alcune major e abbiamo avuto modo di confrontarci con grandissimi esperti, alcune fra le persone più influenti del mercato musicale.

“Quale giorno avete scelto per la pubblicazione del disco? – …venerdì 20 maggio” ho risposto.

A quel punto, dopo una rapida verifica, il discorso si è concentrato sul probabile errore di valutazione da parte nostra in merito a questa scelta.

“Il 20 maggio esce anche il disco di Richard Ashcroft che è un artista di riferimento per il vostro genere musicale. Partendo dal presupposto che una band italiana che fa musica in Inglese avrà sempre meno credibilità di un artista madrelingua, se un ragazzo ha 10 € quel giorno probabilmente li spenderà per comprare il suo disco e non il vostro”.

In quell’occasione non ho potuto far altro che stringere i denti ed annuire. Chi mi conosce bene sa quale faccia indosso (involontariamente) in situazioni del genere. Non vedevo l’ora di tornare a Cuneo per chiudermi in studio e lavorare.

Richard Ashcroft ieri ha chiuso 9 posizioni dietro di noi, dopo mesi di campagna pubblicitaria “pesante” a suo favore. Negli ultimi 60 giorni il suo ufficio stampa l’ha posizionato sulle copertine dei più importanti magazine musicali della nazione e sulle home-page delle rispettive webzine. Noi l’ufficio stampa non ce l’abbiamo.
Il bello della musica è che non c’è competizione, non c’è un vincitore e non c’è un vinto. Se proprio dovesse esserci un confronto al massimo saremmo noi ad uscirne sconfitti perché da domani i dischi di Richard Ashcroft e dei Coldplay continueranno la loro presenza in classifica mentre quello dei Madyon lentamente se ne tornerà da dov’è venuto.

Ma non oggi.

Oggi vince il duro lavoro. Oggi vince chi non si scoraggia. Chi la notte sta sveglio fino a tardi per inseguire un sogno. Oggi vince la conoscenza, chi ogni giorno vuole imparare qualcosa di nuovo. Oggi vince la musica indipendente, quella veramente indipendente, dove le risorse arrivano soltanto dai componenti della band. Oggi vince chi crede nella musica, chi alla musica dà un valore, acquistando i dischi. Oggi vince la città di Cuneo che solitamente non fa mai statistica ma che nelle ultime 24 ore è stata una delle città d’Italia che ha acquistato più musica. Oggi vince la collettività, perché su certi numeri a fare la differenza non è l’azione di un singolo ma la somma di tanti piccoli gesti, una somma di piccole cose.
Oggi vince chi non si fa dire da nessuno cosa può o non può fare, che non è all’altezza o che non ha sufficiente credibilità per raggiungere certi risultati.
Oggi vincono i numeri veri… che non lasciano spazio ad atteggiamenti conformisti da artistoide.
Oggi vincono un gruppo di ragazzi di Cuneo che avevano un progetto alternativo, che non passava dai percorsi “standard” della musica.

Con la stessa umiltà che da sempre contraddistingue il progetto dei Madyon, per la prima volta voglio mettere nero su bianco un concetto.

Ci siamo fatti un culo a capanna. Siamo stati criticati per le nostre scelte ed abbiamo fatto finta di ascoltare interessati mentre ci trovavamo di fronte chi voleva spiegarci “la vita” dall’alto di “non si sa bene cosa”. Abbiamo fatto dei sacrifici. Tanti. Abbiamo scelto un lavoro dove bisogna lavorare il doppio di un lavoro “normale” per arrivare a guadagnare la metà. Abbiamo rubato tempo agli affetti e ne abbiamo pagato le conseguenze.

Come ho scritto, nella musica non c’è competizione e se proprio dovesse esserci un confronto al massimo saremmo noi ad uscirne sconfitti contro le grandi produzioni. Da domani ce ne torneremo orgogliosamente da dove siamo venuti. Ma non oggi. Oggi, dopo anni di duro lavoro, vincono Cristian, Paolino, Pol, Kenu, Six, Marco, Michi, Fabry, Lele, Cascio e Andre.

Oggi vinciamo noi.

 

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